lunedì 3 gennaio 2011

NUOVA PRODUZIONE PER L'ASSOCIAZIONE CULTURALE TEATROPOLI

L'Associazione culturale Teatropoli sta per avviare la produzione di un nuovo spettacolo teatrale.
In preparazione una fiaba, una di quelle classiche, una di quelle che, nel tempo, hanno coinvolto tantissime generazioni, rimanendo sempre attuali ed affascinando, con immutata intensità, dai più piccoli ai più grandi.
Per questa produzione si procederà con una serie di provini atti a selezionare attori, attrici, figuranti e comparse di età compresa tra i 6 ed i 60 anni. Per buona parte di essi sarà necessario saper cantare e ballare, oltre che recitare.
In attesa dell'esatta definizione dei ruoli, gli interessati potranno inviare richiesta di partecipazione ai provini ed allegare, possibilmente, un curriculum sull'eventuale attività artistica svolta. Saranno ammessi ai provini anche eventuali principianti con buone attitudini artistiche.
Inviare e-mail a vittoriocostact@libero.it o sms al 339.8352806.

martedì 7 dicembre 2010

GRANDE SUCCESSO PER "FILUMENA MARTURANO"


























Da sx, Vittorio Costa, la signora Elvira Nicotra (fondatrice dell'Andaf onlus - assistenza neoplastici a domicilio Alessandra Fusco), Emilia Greco e la piccola Maria Alda Zizzo.

Fierezza, forza, intensità, passionalità ed amore: è questo che ha espresso la "Filumena Marturano" messa in scena dall'Associazione culturale Teatropoli durante lo scorso fine settimana alle Ciminiere di Catania ed interpretata magistralmente da Emilia Greco, forte di un'esperienza ventennale e di importanti motivazioni.
Pubblico delle grandi occasioni e sala completa per i tre atti di Eduardo De Filippo, diretti da un veterano dei palcoscenici siciliani, Aldo Mangiù (figlio e padre d'arte), che ha anche vestito i panni di Domenico Soriano, dando egregiamente vita ad un personaggio capace di destare sentimenti contrastanti in chi ha assistito alla commedia.
La scelta di un adattamento in dialetto siciliano e della trasposizione in zone e quartieri del catanese, è stata dettata dall'esigenza e dal desiderio di rispettare e coinvolgere maggiormente il pubblico che ha assistito a questa messa in scena, mantenendo la popolarità della storia e dei suoi personaggi, la loro carica emotiva, i loro sentimenti cresciuti e modellati sulle esperienze di un triste e quotidiano presente dal futuro incerto, senza incorrere nel pericolo di ridicolizzare un capolavoro della drammaturgia italiana con una improbabile recitazione in dialetto napoletano falsa e poco credibile. Le proiezioni delle immagini di vicoli e personaggi d'epoca durante lo spettacolo, hanno reso ancora più gradevole ed interessante la rappresentazione.
Nel pieno rispetto del copione originale di Eduardo, la prima scena inizia con i quattro personaggi principali (Filumena, Domenico, Alfredo Amoroso e Rosalia Solimene) disposti negli angoli della stanza di casa Soriano e con la loro presentazione affidata alla voce fuori campo dell'attore Aldo Marselli. Il lavoro va avanti con un'altalena di sentimenti, di emozioni e di sensazioni che Emilia Greco ha saputo perfettamente infondere nel pubblico, riuscendo, con una buona recitazione decisamente spontanea, a coinvolgerlo ed a renderlo veramente partecipe.
Bravi anche Mario Chiarenza che ha caratterizzato il fido Alfredo Amoroso garantendosi le simpatie di un pubblico divertito, Cettina Brancato ottimamente nei panni di Rosalia, la confidente di Filumena, ed ancora Lucilla Toscano (Diana, la giovane fiamma di Domenico), Cinzia Toro (la cameriera), Antonio Aiello (Umberto, il figlio studente/scrittore), Enrico Di Grazia (Riccardo, il figlio camiciaio), Emanuele Pavone (Michele, il figlio idraulico), Vittorio Costa (l'avvocato Nocella) e Pietro Casano (il garzone). Nel cast del video Gaia Greco, Maria Alda Zizzo, Martino Arena, Elena Gulisano, Alessia Cannavò, Sabrina Bagnato, Dora Cucchetti, Carmelo Greco e Riccardo Casano.
Importante sottolineare che parte dell'incasso è stata devoluta a favore dell'Andaf onlus, assistenza neoplastici a domicilio Alessandra Fusco, rappresentata domenica sera dalla sua fondatrice, la signora Elvira Nicotra.

sabato 20 novembre 2010

Il teatro, "Filumena Marturano" ed il nostro cast

Emilia Greco "FILUMENA MARTURANO"
Aldo Mangiù "DOMENICO SORIANO"
Mario Chiarenza "ALFREDO AMOROSO", uomo di fiducia di Domenico
Cettina Brancato "ROSALIA SOLIMENE", confidente di Filumena
Lucilla Toscano "DIANA", giovane "fiamma" di Domenico
Antonio Aiello "UMBERTO", il figlio studente/scrittore
Enrico Di Grazia "RICCARDO", il figlio camiciaio
Emanuele Pavone "MICHELE", il figlio idraulico
Vittorio Costa "AVVOCATO NOCELLA"
Cinzia Toro "LA CAMERIERA
Pietro Casano "IL GARZONE"
Da parecchi anni, ormai, si assiste ad un continuo fenomeno di proliferazione di compagnie teatrali, più o meno organizzate, più o meno in grado di produrre spettacoli decenti. Il motivo per cui, spesso, ne nascono di nuove è da ricercarsi nel fatto che l'attore (o, comunque, colui che pensa di essere tale), non tenuto in grande considerazione dal capocomico della compagine con cui collabora, decide di rendersi autonomo e di mettersi "in proprio". Con quale risultato? A volte devastante...!!! Si cercano altri "attori" attingendo ai tanti serbatoi già esistenti, indebolendo le altre realtà, spesso già piuttosto deboli. Si fa sempre attenzione, però, a non inserire nell'organico elementi che, in qualche modo, potrebbero mettere in secondo piano le capacità artistiche del nuovo capocomico.
E la scelta dei lavori da mettere in cartellone? Quella è di esclusiva competenza del direttore artistico che è, nella maggior parte dei casi, lo stesso capocomico. Guarda caso, quindi, vengono scelte opere molto rappresentate (...che grande fantasia!!!) e che il capocomico di cui sopra crede di saper interpretare al meglio. E fino a qui, possiamo dire che tutto rientra nella norma, non giustificabile, ma comprensibile. La cosa grave è che, però, l'attore divenuto capocomico contrae, immediatamente, una grave malattia chiamata "Iosoloio". I sintomi sono: delirio di onnipotenza, convinzione di essere il migliore attore di tutti i tempi, di essere il miglior regista teatrale del mondo (perchè spessissimo è anche il regista dei lavori messi in scena), che il suo cast sia il migliore (fino a quando gli attori collaborano con lui; dopo diventano, chissà come mai, i peggiori in assoluto), ed ancora, di avere trovato l'elisir dell'eterna giovinezza.
Per lui/lei il tempo non passa mai riuscendo, così, ad interpretare sempre gli stessi ruoli per decenni. Ecco, quindi, che ci si ritrova ad assistere a spettacoli in cui il/la protagonista dovrebbe avere un'età giovanile e, invece, ne ha 20, 30 o 40 in più.
E l'aspetto fisico? Non sempre i trucchi risultano essere miracolosi e quindi... A questo punto, sperando di rendersi meno ridicoli, vengono adeguati tutti gli altri ruoli e sarà così che il ventenne verrà sostituito da un aitante cinquantenne, magari non tanto asciutto fisicamente, con qualche capello in meno, con qualche chilo e qualche rughetta in più... Ma volete mettere l'esperienza...?
Certo, è un po' difficile immaginare un giovanissimo studentello con oltre cinquanta primavere sulle spalle, ma non avete mai sentito parlare dell'Università della terza età?
E se il personaggio interpretato dovesse essere una donna quasi quarantacinquenne e, al suo posto, ne spunta una vent'anni più anziana e la cui età si legge perfettamente su ciascun angolino del proprio corpo? Si potrà sempre dire che quella messa in scena è, per usare un termine cinematografico attuale, il sequel del sequel del sequel di quella di parecchi anni prima.
Ma come la mettiamo con quella parte di pubblico che conosce il lavoro e sa che il/la protagonista (e quindi anche gli altri interpreti) dovrebbe avere qualche decennio in meno? Nessun problema: basta avere una gran bella faccia tosta e non curarsi di quella "presa in giro", oppure cambiare qualche nome nel copione, titolo al lavoro e, pertanto, farlo diventare frutto del proprio ingegno creativo.
Ma perchè questa folle analisi del fenomeno "compagnie teatrali"? Giusto per trattare ironicamente l'argomento, per riderci su e per spiegare che per "Filumena Marturano" dell'Associazione culturale Teatropoli, la distribuzione dei ruoli è stata operata dopo un'attenta ricerca, tenendo presenti, tra gli altri, alcuni punti fondamentali: adattabilità al ruolo stesso, capacità artistica, età dimostrabile dell'interprete nel pieno rispetto del copione.
Nel nostro caso, i ruoli principali (ma non solo quelli) sono stati affidati ad attori degni di essere definiti tali e con provata esperienza.
Sulle tavole del palcoscenico vedremo, nei panni di Filumena, una motivatissima Emilia Greco, attrice versatile con esperienza ventennale, in grado di passare con disinvoltura da una recitazione brillante ad una drammatica. Riesce abilmente a dare fierezza, forza, intensità, passionalità ed amore al suo personaggio, proprio come intendeva Eduardo, coinvolgendo totalmente chi assiste allo spettacolo.
Domenico Soriano sarà interpretato da Aldo Mangiù, un nome (anzi, un cognome) sinonimo di garanzia artistica e di grande professionalità. Degno esponente di una delle grandi famiglie di attori siciliani (il papà Carlo, la mamma Giovanna Porcelli e, da qualche anno a questa parte, anche la figlia Giovanna, tra le giovani promesse del teatro italiano, ormai facente parte dell'organico del Teatro Stabile del Veneto), del nostro "Filumena Marturano" ne è anche regista. Fisicità e sentimenti espressi con naturalezza, fanno di lui un eccellente "Mimì".
Altri due personaggi centrali della vicenda sono Rosalia Solimene, confidente (ma non solo) di Filumena, e Alfredo Amoroso, braccio destro, segretario, confidente, compagno di mille avventure e amico di Domenico Soriano. Per queste interpretazioni, probabilmente, non poteva essere fatta scelta migliore: Cettina Brancato e Mario Chiarenza. Caratteristi, fisicamente perfetti per il ruolo, grandi capacità recitative, padronanza del palcoscenico... Sono proprio loro... Chi altri, se non loro?
Ed inoltre, Lucilla Toscano nel ruolo di Diana, la giovane fiamma di Domenico; i tre figli di Filumena sono Antonio Aiello (Umberto, lo studente/scrittore), Enrico Di Grazia (Riccardo, il camiciaio) ed Emanuele Pavone (Michele, l'idraulico); Cinzia Toro è Lucia, la cameriera; Vittorio Costa veste i panni dell'avvocato Nocella e Pietro Casano quelli del garzone.
Buon divertimento.

martedì 16 novembre 2010

Video per la “Filumena” teatrale













































































Non è certamente una novità, ma se ben realizzata, costituisce sicuramente un valore aggiunto.
La messa in scena della "Filumena Marturano" dell'Associazione culturale Teatropoli si avvale del supporto di alcuni video che contribuiscono a ricreare l'ambientazione di spazi esterni in teatro, facendo viaggiare lo spettatore tra i vicoli di una Catania affascinante e storica, con i suoi odori, le sue forme e le sue memorie: la "Civita". È lì che abbiamo girato i nostri video ed è lì che si sono cimentati i nostri attori: giovanissimi molto disinvolti e meno giovani tanto preoccupati. Alla fine, però, la magia della "fiction" ha vinto e tutti si sono trasformati in grandi interpreti.
Tra le promesse artistiche del nostro cast, Gaia Greco che, a dispetto della sua giovanissima età, vanta nel proprio curriculum diverse partecipazioni importanti in rappresentazioni teatrali. Nella nostra "Filumena Marturano" veste i panni della protagonista da adolescente.
Con lei, tra i vicoli della Civita e nell'abitazione della piccola Filumena, Maria Alda Zizzo, Martino Arena, Elena Gulisano, Alessia Cannavò ed i "meno giovani" Sabrina Bagnato, Dora Cucchetti, Carmelo Greco e Riccardo Casano.